Cronaca
Fulvio Gennari
04 giugno 2008 00:02
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... ED IO INTERVISTO ME STESSO
CINQUE DENSI MESI DEL 2008
E' un bel po' che manco dalle pagine di questo sito e me ne dispiace. Ma visti i numerosi "argomenti caldi" di questo primo scorcio d'anno, sia a livello locale che nazionale, ho preferito autocensurarmi perché in qualche occasione chissà cosa avrei scritto…
Ora è venuto per me il momento di fare un po' di libere considerazioni svincolandomi, in buona parte, anche dai temi di stampo strettamente economico che abitualmente qui commento.
Mi piacerebbe in questa occasione poter avere la capacità di pungere con l'ironia come Beppe Severgnini o con la semplicità nello spiegare fatti complessi come Giorgio Dell'Arti, non è un compito agevole, mi arrangerò giocando a farmi un auto-intervista, così sarà più facile saltellare da un argomento all'altro.
Imel quadro politico nazionale è mutato bruscamente negli ultimi mesi. Prodi giù dalla torre e Berlusconi di nuovo in sella. Un bene?
Il bene certo è un governo forte e capace di decidere senza troppi compromessi. Prodi non guidava un governo ma una megacoalizione il cui unico trait d'union era l'antiberlusconismo, a questa è una cosa su cui si è straparlato e sulla quale c'è poco da aggiungere. Credo ci siano tutti gli ingredienti per definire quello prodiano come il peggiore governo di sempre. Il nuovo governo pare invece partito invece col piede giusto, pugno di ferro quando necessario, misure per rilanciare l'economia e spinta decisa a invertire il senso di sfiducia della gente. La ripresa infatti dipende da tutti noi, non solo da chi ci governa. Ma siamo solo ai primi passi, la montagna da scalare è altissima…
Dunque un cambio ben accoltoÂ…
Sicuramente. Ma non sono un grande amante del Cavaliere. Perché è un personaggio destinato comunque a dividere. Preferirei un leader di quelli che sanno conquistare l'ammirazione anche di chi la pensa in modo diametralmente opposto. Debbo però ammettere che la forza del comunicatore insita in Berlusconi pesa qualche punto percentuale.
Quali sono le ragioni del ribaltone elettorale?
Massimo Gramellini, apprezzato editorialista de La Stampa, credo abbia fotografato al meglio la situazione. La sinistra decanta per sua natura i grandi ideali, belli, coinvolgenti ma spesso utopici. La gente vuole risposte concrete, fatti, soluzioni, fregandosene della filantropia fine a sé stessa. La destra va in quella direzione.
E i comunisti fuori dal governo?
Mi dispiace per un signore della nostra politica quale Bertinotti: coerente, educato, preparato, una voce di opposizione che mancherà all'aula parlamentare. Gli attribuisco però la colpa di aver tradito i suoi "lavoratori" per accogliere nel partito un'accozzaglia disomogenea di minoranze della società . E molti di questi lavoratori lo hanno punito traslocando altrove alle ultime elezioni.
I comunisti radicali invece, quelli delle costituenti, dei comunicati ideologici, delle pippe mentali stratosferiche, beh, io più che dal governo li vedo fuori dal tempo. Veramente stento ad entrare nelle loro logiche, mi vengono in mente i comizi elettorali di candidati premier (!?!) quali Ferrando o la De Angeli…mi viene solo da sorridere.
Ma col conflitto di interessi del premier come la mettiamo?
Ha senso solo se lo vogliamo inquadrare in un'ottica di etica politica. Ma non è un qualcosa che tocca il benessere dei cittadini. Dunque la sua continua presenza nel dibattito politico nazionale è più figlia delle strumentalizzazioni cui si presta, che della sua reale importanza sulla vita del Paese.
Parliamo un po' degli altri personaggi della politica attuale? Veltroni tanto per cominciare
Personalità equilibrata, politico moderno, stile ancora poco aggressivo per trascinare le masse ma ottima capacità (scuola D'Alema) di tessere trame sottobanco. Dal benservito a Prodi fino alla parziale convergenza con il centro destra (il "grande inciucio") già pattuita da prima delle elezioni…ottimo scacchista.
I leghisti?
Non li amo. Ma non perché loro rappresentano il Nord e io sono del Sud. Ormai hanno fatto "carriera" e sono al governo, potrebbero cominciare a lasciare la strada delle provocazioni (spesso di pessimo gusto) e tagliare qualche personaggio che squalifica l'intero movimento… alla Borghezio tanto per intenderci.
Di Pietro?
Di lui posso dire solo peste e corna, combatte una sua guerra personale contro Berlusconi e pro magistratura, finendo per accentuare la politicizzazione di quest'ultima. Ormai troppi interventi di quest'ultima, anche quando assolutamente giusti, avvengono in momenti troppo specifici per essere coincidenze. Non ultima l'inchiesta che ha reso pubblico lo schifo della gestione della spazzatura in Campania. Perché non prima o non dopo?… ad arte per lasciare nuovamente in stallo la situazione. E il cittadino ne fa le spese anche quando si fa giustizia…
Fini?
Coerente sempre, anche nel saper rinnegare un certo passato della realtà da cui proviene. Il suo percorso politico è stata una costante maturazione verso posizioni decise ma di grande equilibrio. Ha una cultura politica, nazionale e internazionale, che pochissimi (forse solo Bertinotti) possono vantare. Lo ammiro, ma noto con piacere che gode di una certa stima trasversale.
Casini, Mastella, i centristi?
Il bersaglio del grande inciucio. Silvio e Walter non volevano più stare ai loro ricatti politici e sono riusciti nel loro intento. Torneranno a galla, troveranno prima o poi la crepa in cui insinuarsi.
Travaglio e Beppe Grillo?
Travaglio è la prova vivente che fare il ricercatore in Italia è un mestiere redditizio. Lui cerca lo scheletro nell'armadio dei politici italiani e lo monetizza. Poi ad un certo punto ha scritto un altro libro e s'è detto "Mò ne sparo una grossa"… un marketing di sé stesso straordinario. Grillo? Solo nocivo. Agita, aizza, provoca ma non risolve un C…. Niente!!! Mi fa sorridere che Marigliano.net faccia i bannerini/link per promuovere questi personaggi, lo accetto per carità , e io stesso sono la prova vivente che il sito è democraticamente una finestra aperta a tutte le opinioni. Ma che ci sia una serpeggiante regia di sinistra, anche abbastanza radicale è indubbio…
Andiamo al capitolo monnezza. Commenti?
Decenni di disastri gestionali, abilmente manipolati dagli interessi di malavita e furbetti della politica, hanno prodotto la crisi odierna dalla quale non si potrà uscire che con sacrificio, tempo e dolore da parte dei cittadini costretti a subire interventi di forza. Penso a Chiaiano ad esempio, come non capire quella gente, ma come non avallare finalmente la linea dello Stato ad iniziare un processo che ci porti fuori da questo tunnel pieno di puzza e vergogna.
E su Marigliano? Anche qui siamo stati coinvolti a pieno titoloÂ…
Mi permetto un'affermazione forte. Abbiamo perso una grossa occasione. A meno che di improbabili responsi tecnici negativi non c'era nessuna chance di evitare il sito di stoccaggio delle eco-balle a Boscofangone.. Lo si poteva barattare, sul piano politico, con qualche altro grosso investimento sul territorio che affiancasse il polo florovivaistico. E invece abbiamo scelto la via della protesta incondizionata, la quale da subito mi è sembrata la strada della sconfitta che ci avrebbe lasciato "cornuti e monnezzati"… e così è stato. Ma con ciò non mi sento di criticare chi ha sentito l'esigenza di protestare.
Sì, ma perché proprio qui in un territorio che già si dice invaso da rifiuti tossici?
Purtroppo sono due cose diverse. Mi chiedo perché però tanti sapevano di questo scempio e non hanno protestato prima. E soprattutto mi chiedo perché non vengano inquisiti responsabili e compiacenti che hanno permesso ciò.
E dell'economia mariglianese in generale?
Siamo indiscutibilmente indietro. La mia speranza è che non ci lasceremo sfuggire in futuro l'opportunità di fare un intelligente vassallaggio al polo di Nola che sta sempre più divenendo lo snodo commerciale cruciale dell'intera regione.
La sicurezza è stato uno dei temi forti dell'ultimo periodo…
Su questo aspetto da sempre mi ritengo un integralista. Chi sbaglia deve pagare, sempre. Trovo immondo che criminali stiano a spasso sfruttando le falle della sistema della giustizia italiana, mi nausea l'idea che si facciano gli indulti, trovo poco incisivo il codice penale (per certi reati o per la reiterazione nel delinquere sono per il "chiudiamo e buttiamo la chiave"), incolpo lo Stato nel non fare di tutto per debellare la criminalità organizzata. Mancano le carceri? Costruiamole! Sono investimenti in sicurezza. E non deve essere la nazionalità o la razza a dover fare la differenza, ma solo l'essere colpevole. Faccio un'eccezione solo con i rom, gente che "non lavora per cultura" e dunque per vivere delinque…inaccettabile! Anche i sacrosanti diritti della persona vanno meritati.
Lo sa che con le cose dette si potrebbe guadagnare delle inimicizie?
D'istinto mi viene una frase fatta: "Tanti nemici, tanto onore". Ma non credo sinceramente, perché sono al di fuori di qualsiasi sfera decisionale locale e dunque al di fuori di interessi specifici, dunque le mie non sono altro che chiacchiere da bar. Insomma non do fastidio a nessuno… forse!
Alla prossima!
Fulvio Gennari
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