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Cronaca Milena Sepe 04 giugno 2009 23:27 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Il giorno 3 Giugno, alle ore 18:30, nel cortile del palazzo comunale, ha avuto luogo un incontro- dibattito dal titolo “ Giustizia e libertà fra vecchio e nuovo secolo”. In piena campagna elettorale, tra il frastuono e la confusione delle ultime ore di propaganda, un candidato,Salvatore Esposito, ha pensato bene di ricavarsi un nobile spazio per sé e per la presentazione del suo libro “sinistre di Popolo per un popolo di Sinistra”.
A moderare l’incontro è stato Paolo Grassi. Sono intervenuti Peppe De Cristoforo ( Movimento per la Sinistra), Gianfranco Nappi ( Capo Segreteria Politica Presidente Regione Campania) ed Antonella Pezzuolo ( Psichiatra e dirigente ASL NA1, segreteria generale SPI-CGL) i quali si sono rapportati non solo al tema della Sinistra, ad una storia di onore e di sconfitta, di voglia di rinascere e di delusioni, ma soprattutto a come l’autore sia riuscito a riassumere nel suo libro tutto lo spirito della storia della Sinistra italiana in modo appassionato e sincero.
Grandi nomi emergono sfogliando le pagine del libro e la speranza di fondare una nuova sinistra, guardando al XXI secolo, non lascia indifferenti i lettori che diventano parte integrante di una storia di responsabilità. Durante il dibattito è stato spesso citato il libro “Compagni di strada” nel quale si racchiude l’idea di una politica che vuole partire dal popolo, vuole iniziare con il dare dignità all’uomo, concedere più diritti alle donne, permettere ad un immigrato di non sentirsi emarginato, garantire una carriera anche a figli di operai più umili…una sinistra che non impone una via ma la cerca con la collettività, con chi come lei crede che riscattare il mondo per riprendersi una dignità propria sia possibile.
Lunghi applausi hanno accompagnato le parole di Salvatore Esposito che ha concluso il dibattito con queste parole : “siamo pieni di potere e poveri di responsabilità” richiamando l’attenzione ad un’attività politica non di rappresentanza e di facciata ma di unità e onestà ai diritti sociali, civili e politici che non possono essere scissi.
Alla fine dell’incontro gli ospiti sono stati deliziati con la degustazione di vini prodotti sui terreni confiscati alle mafie e alle camorre.
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