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Cronaca Loredana Monda 09 marzo 2012 14:07 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Dopo le condanne di primo grado e l'attesa di appello, Pelliccia ed altri alla sbarra in un nuovo processo
NOLA - Settantasette palazzi per complessivi quattrocentocinquanta appartamenti. Peccato che siamo tutti abusivi, frutto di un intreccio perverso tra imprenditoria, pubblica amministrazione e camorra, ancora oggetto di discussione nelle aule giudiziarie. Al Tribunale di Nola nuovamente alla sbarra l
’imprenditore Domenico Pelliccia (considerato il principale artefice del sacco edilizio di Casalnuovo) e altre persone. Saltata, però, l’udienza di alcuni giorni fa, rinviata al 30 marzo, giorno in cui è previsto l’ascolto dei testi. Dopo fiumi di condanne in primo grado (poche, infatti, le assoluzioni) per abuso edile, falso e truffa e l’appello alle sentenze tuttora in itinere, la Procura della Repubblica di Nola contesta, ora, la lottizzazione abusiva da cui ha preso avvio la costruzione del quartiere fantasma, scoperto nel 2007, a Casarea. Si riaccendono, così, i riflettori su una storia assorda, balzata agli onori della cronaca anche nazionale, perché a tutti sembrava impossibile che, in tempi record, senza nessuna autorizzazione fossero stati edificati fabbricati su fabbricati fino a riempire una vasta area e che nessuno abbia detto niente prima dell’intervento energico di forze dell’ordine e magistratura, nel corso del tempo costretti a confrontarsi anche con sparizioni di documenti in uffici pubblici. In un primo processo, con decine di persone, a vario titolo, imputate, che - dicevamo - si è concluso con numerose condanne, sono state stigmatizzate alcune responsabilità. E’ stato, infatti, fatto il punto su ciò che era stato fatto seppur senza titoli, nonché sulle falsificazioni di documenti inerenti soprattutto condoni e sanatorie inesistenti, nonché bollettini di pagamento al comune per gli stessi, con un grave pregiudizio economici per le casse pubbliche. Mentre il primo processo era istruito, andava avanti e si concludeva, gli inquirenti hanno continuato a lavorare, fino a dare avvio a questo nuovo procedimento che sta andando avanti.
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