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Cronaca Loredana Monda 23 settembre 2006 01:56 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Sono stati i militari dellÂ’Arma del nucleo operativo del Reparto Territoriale di Castello di Cisterna, agli ordini del maggiore Fabio Cagnazzo e coordinati dal tenente colonnello Aldo Saltalamacchia, a trarre in arresto due personaggi ritenuti vicini allÂ’organizzazione degli Egizio, storicamente operanti su Casalnuovo e sui territori limitrofi.
Sono scattate, infatti, le manette per Roberto Auletta di quarantaquattro anni e per Umberto Gallo di quarantadue anni, entrambi residenti a Casalnuovo, rispettivamente ritenuti dai carabinieri reggente ed affiliato del predetto clan.
Gli uomini della Benemerita hanno operato sulla scorta di unÂ’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli su richiesta dei magistrati della Direzione distrettuale di Napoli.
Ai due uomini è stata contestata la commissione di una serie di estorsioni poste in essere in maniera capillare e reiterata ai danni di imprenditori e di commercianti operanti nel territorio di Pomigliano d’Arco. Gli stessi carabinieri hanno condotto le indagini che hanno portato all’emissione dei provvedimenti a cui è stata data esecuzione, che si inquadrano nelle operazioni di contrasto alla criminalità organizzata conseguenti alla riscontrata recrudescenza del fenomeno estorsivo nella citata zona della Provincia di Napoli.
Le indagini in questione sono scaturite dall’accertata distribuzione, presso una pluralità di esercizi commerciali, di volantini anonimi con i quali si invitavano gli operatori a corrispondere, a fronte di una tranquilla prosecuzione dell’attività , emolumenti mensili, anche richiamando frasari tipici della scompaginata nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo. In un volantino distribuito a novembre del 2005 si legge: “Noi vi garantiamo sicurezza per voi e per la vostra famiglia, una assicurazione sulla vita che noi vi consigliamo di non rifiutare. Ogni mese passeranno i nostri incaricati che si presenteranno a nome del vostro santo protettore che voi dovete bene dire con un’offerta spontanea perché ogni offerta che non viene data con il cuore o peggio con l’infamità di una spiata fa dolore al santo ma più ancora al peccatore. Gli amici di Pomigliano d’Arco”.
All’accertamento delle responsabilità degli indagati, i militari dell’Arma sono giunti attraverso un costante monitoraggio del territorio, riprese fotografiche, appostamenti nonché attività tecniche. L’intervento dei carabinieri e dei magistrati è stato reso possibile dalla collaborazione di alcuni esercenti che hanno coraggiosamente scelto di non piegarsi, ma di denunciare quanto stava accadendo. Dagli uomini della Benemerita è stato definito forte il clima di intimidazione e di omertà registrato nel corso delle investigazioni.
Stando a quanto sostengono i carabinieri le vicende estorsive compiutamente ricostruite e contestate agli indagati costituiscono solo una minima parte di quelle pianificate e realmente commesse. Altri commercianti hanno, infatti, scelto di tacere negando la possibilità di riscontro di altri episodi.
Loredana Monda
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