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Cronaca Loredana Monda 04 gennaio 2007 23:56 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
La parola al Tribunale amministrativo regionale. Nel
dicembre 2006, si è tenuta una nuova udienza sul
merito presso la seconda sezione del Tar Campania.
Per
sapere se la società edile potrà realizzare, in Via
Dante, sul territorio cittadino, un complesso
residenziale, costituito da appartamenti e da villette
a schiera è necessario attendere l'emissione della
sentenza, prevista tra febbraio e marzo.
Qualora il
procedimento dinanzi al Tribunale amministrativo
regionale dovesse concludersi con esito sfavorevole
all'ente locale, verosimilmente il Comune deciderà di
ricorrere al Consiglio di Stato. La questione era giÃ
stata posta all'attenzione del Tar Campania l'anno
scorso. La seconda sezione, con un collegio composto
dai magistrati Antonio Onorato, Andrea Pannone e Paolo
Severini, nel marzo 2005, aveva accolto il ricorso
promosso dalla Domus, condannato il Comune, oltre che
alla liquidazione delle spese legali, al pagamento dei
danni a favore della ditta.
La Domus aveva chiesto
l'annullamento del procedimento del responsabile
dell'area urbanistica del Comune protocollato in data
27 febbraio 2002 e notificato in data 30 marzo 2002
avente ad oggetto la decadenza della società dalla
concessione edilizia n. 87/97, della deliberazione
commissariale n. 145 del 13 dicembre 2001, mai
comunicata, contenente direttive attinenti la
disciplina urbanistica vigente dell'ente, di ogni
altro atto presupposto, connesso o conseguente e
comunque lesivo degli interessi della ditta, oltre che
il risarcimento dei danni per l'azioni esperite dalla
pubblica amministrazione.
Relativamente al predetto
procedimento, probabilmente non ha giovato al Comune
la mancata costituzione in giudizio, non consentendo
di approntare una compiuta linea difensiva. La
questione è approdata al Consiglio di Stato
nell'agosto successivo. Il Comune si è avvantaggiato
di una rinuncia alla sospensiva da parte della ditta.
Nel periodo seguente, è intervenuto un ritiro di
concessioni edilizie, tra cui quella riguardante la
società , da parte dell'area gestione tecnica del
Comune. La Domus ha ricorso nuovamente al Tribunale
amministrativo regionale. Questa volta, il Comune di è
costituito in giudizio.
E' rappresentato legalmente
dall'avvocato Giuseppe Romano. Si attende, quindi, la
sentenza dopo l'udienza sul merito del dicembre
scorso, che vede lo stesso collegio giudicante della
stessa sezione del Tar che si era pronunciata in
passato sulla questione alle prese con la medesima
controversia.
Se il Comune dovesse soccombere al
Tribunale amministrativo regionale e al Consiglio di
Stato e se la società riuscisse a costruire il
complesso residenziale non solo sarebbero
ulteriormente ridotti, a svantaggio della
collettività , i vani ancora realizzabili, ma gli
immobili sorgerebbero in un area che stando ad un
vecchio progetto, peraltro finanziato, varato anni fa,
dall'amministrazione di centrosinistra guidata dal
sindaco Rocco Roberto Caccavale, doveva sorgere un
parco, denominato "Castello - Ferrovia", con il quale
alla città sarebbe stato garantito un polmone verde.
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