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Cronaca Loredana Monda 23 febbraio 2009 23:32 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Sono stati recuperati a Sant’Anastasia e a Cercola tre purosangue, su quattro, che erano stati utilizzati per perpetrare un’estorsione ai danni di un allevatore di cavalli dell’Umbria. La vicenda è diventata d’interesse della magistratura della Procura della Repubblica di Perugia. A conclusione d’indagini sono stati denunciati due campani di 25 e di 45 anni, mentre risulta indagato, per ricettazione, per riciclaggio e per maltrattamenti un imprenditore di 64 anni.
A quanto pare gli arrestati avevano chiesto alla vittima 5mila euro in cambio della restituzione dei purosangue. Tutto è iniziato nel novembre scorso, quando l’allevatore ha denunciato un campano che si era indebitamente appropriato di quattro purosangue inglesi del valore complessivo di 50mila euro.
Secondo le indagini dei carabinieri i cavalli erano stati, poi, venduti a personaggi della mala regionale, dediti anche all’organizzazione di corse clandestine. Sempre secondo gli accertamenti dei militari del’Arma la richiesta estorsiva era scattata nel momento in cui il denunciante aveva rimarcato al denunciato di essersi rivolto alle forze dell’ordine, nell’intenzione di recuperare i suoi animali.
Anche dell’estorsione sono stati informati i carabinieri che hanno pedinato il denunciato sia in Umbria sia in Campania, arrivando a recuperare i primi due purosangue a Sant’Anastasia, un terzo a Cercola. Ancora ricercato il quarto animale. Secondo i carabinieri i cavalli recuperati avevano segni di denutrizione, su due di loro anche il microchip identificativo già sostituito.
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