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Cronaca Loredana Monda 11 febbraio 2012 20:29 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - “Esiste la possibilità di regolarizzazione per tutti gli occupanti senza titoli che entro il 31 dicembre 2009 avevano preso possesso degli alloggi della 219“. L’afferma Agostino Ricciardi.
Il consigliere d’opposizione spiega: ”Nell’ultima finanziaria, la regione Campania, ha inserito una norma - sanatoria che modifica la legge regionale in materia. Per lungo tempo, ho seguito la vicenda e ho avuto più contatti con le istituzioni sovra comunali. Ora mi ritengo soddisfatto. A questo punto, posso dire che - nella difesa dei cittadini di Pontecitra - non ho affrontato a vuoto una querela dell’amministrazione Sodano, la fuoriuscita dalla maggioranza per il mancato rispetto da parte del sindaco degli accordi presi con me e con il comitato di quartiere e lo scontro con la precedente compagine di governo locale“.
Agostino Ricciardi coglie al balzo l’occasione anche per altre precisazioni, tornando su temi a lui sempre molto cari. Diventa un vero e proprio fiume in piena. Asserisce: “Sono stati spesi per la riqualificazione della 219 ben 7 milioni e seicento mila euro, senza che fossero risolti tutti i problemi degli alloggi. Per fare un esempio, non è stato messo mano alle fecali dei fabbricati 02 e 08 e i residenti tuttora sono disposti a confrontarsi con una puzza insopportabile. Per fare un altro esempio, ci sono ancora infiltrazioni di acque piovane negli ultimi piani dei fabbricati. Mancano, inoltre, l’illuminazione delle aree a verde e il ripristino dell’impianto sportivo. Si tratta di cose che ho denunciato più volte a mezzo stampa e anche alla Procura della Repubblica nel 2010. Ora penso che le mie denuncie abbiano dato fastidio all’attuale amministrazione.
Un consigliere del Pd ancora oggi se si parla di 219 sferra attacchi indiscriminati ai residenti. Nel quartiere non ci sono solo i ladri di corrente elettrica, ma anche persone oneste che pagano ciò che consumano. Il suddetto consgliere parla di tasse non pagate e casse comunali in cui dovrebbero entrare 200mila euro, ma non dice che a 240 occupanti abusivi nessuno ha mai chiesto un euro di fitto. Gli occupanti abusivi per tutti erano degli invisibili. Per il recupero dell’evasione, bastava fare altri generi di controllo, ad esempio sui domicili. C’è stato, invece, immobilismo. Per quanto riguarda, poi, le famiglie assegnatarie, il comitato di quartiere ed io abbiano ripetutamente tentato una mediazione affinché fosse concordato un canone equo rispetto alla tipologia degli alloggi, recuperando anche il pregresso, ma facendole vivere in condizioni umane.
Non si può parlare d’integrazione solo a favore del Comune, ma anche delle famiglie. Si dice pure che non sia pagata la tarsu. Sicuramente, anche nella 219, ci sono gli evasori. Nessuno, però, dice che il problema non riguarda solo il quartiere ma l’intera città. Per case piccole tra 40 e 80 mq, sono state effettuate verifiche catastali che hanno evidenziato difformità sulle metrature. Non mi risulta, tuttavia, che gli stessi controlli siano stati fatti per abitazioni di metratura superiore. C’è chi pur avendo una casa da nababbo, paga la metà di chi ha una piccola abitazione: anche in questo c’è una forma di evasione“.
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