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Politica Nicola Riccio 25 luglio 2018 13:17 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
NOLA – TRIBUNALE – «Nel condividere pienamente quanto dichiarato dalla rete Comitato Pari Opportunità, esprimo la mia solidarietà all'Avvocatura Femminile in relazione alla scelta, quanto mai anacronistica, dei membri indicati dal Parlamento nelle recenti nomine al CSM, appartenenti tutte al genere maschile. È impensabile» - continua il Presidente del Consiglio Forense di Nola, avv. Pasquale Piccolo - «visto il ruolo fondamentale e fondante che oggi le donne avvocato rivestono all'interno dell'avvocatura, che non si sia dato spazio ad alcuna operando di fatto una netta discriminazione».
Così il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola, avv. Pasquale Piccolo, che interviene sulle recenti nomine parlamentari dei membri laici del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), l’organo cui spetta il compito di garantire l’autonomia e l’indipendenza della Magistratura ordinaria.
Avviato un documento congiunto delle Commissioni Pari Opportunità del CNF e della Cassa Forense e della Rete dei Comitati P.O. degli Ordini territoriali forensi.Si tratta di un passo indietro anche nei numeri: nel 2014 il Parlamento elesse due donne tra gli otto membri laici: Maria Elisabetta Alberti Casellati (attuale Presidente del Senato) e Paola Balducci. Quella consiliatura si distinse per la nomina delle prime donne Procuratori presso Corti d’Appello e molte Presidenti di Corte d’Appello.
Da quest’anno al CSM nessuna donna sarà presente tra i membri laici e una sola donna (su 27) tra i giudici togati, si tratta di Maria Rosaria San Giorgio. E pensare che la Magistratura italiana è composta per il 53% da donne.
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