26/04/2024
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Cronaca Sanità Maria Capasso 11 marzo 2021 23:14 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Marigliano.net ha intervistato la collega Monica Cito, oggetto di vili attacchi in merito alle vicende politiche degli ultimi giorni. È giusto sentire la voce di una penna libera, onesta e priva di condizionamenti. Una penna che ha seguito le vicende giudiziarie e la faida di camorra bruscianese diventando bersaglio della camorra locale.
Monica lei dice di essere stata definita camorrista, ci può chiarire da parte di chi? Il sindaco Montanile nelle ultime ore dichiara di non averla mai definita tale...
Non ho mai detto o scritto che sia stato l'ex sindaco a darmi della camorrista. Suoi sostenitori e tifosi mi hanno accusata di avere solidarizzato con i parenti degli arrestati accusati di sequestro e lesioni e di dovermene vergognare. Commenti scritti e prontamente cancellati, una pratica usuale come quella attuata da soggetti che prima offendono e poi ti bloccano per non darti la possibilità di controbatterli. Io ho incontrato i parenti degli arrestati e non ho nulla di cui vergognarmi. Una anziana donna, una mamma in lacrime per il proprio figlio, delinquente o meno poco cambia, merita rispetto e compassione. Inoltre avevo commesso un errore, causato da altri ma pur sempre riportante la mia firma ed ero in dovere di scusarmene. Era un obbligo morale. Nessuno è superiore ad un altro essere umano.
Monica che opinione si è fatta di quella che oramai è diventata la questione bruscianese?
Ne sono profondamente addolorata. Il paese è in un momento di grave difficoltà sotto tutti i punti di vista. Ci sono famiglie disagiate, una crisi economica e sociale spaventosa, povertà dilagante, la morte della cultura e si continua a portare avanti sterili guerre per motivi propagandistici. La criminalità a Brusciano è una realtà. Lo è da anni. Eppure durante la guerra di camorra che ha insanguinato le strade del paese, che ha terrorizzato i cittadini quando si sparava ad ogni ora del giorno e della notte in mezzo alla gente, dinanzi ai bambini, quando un anziano innocente è rimasto ferito, quando un altro è stato invece ammazzato, non vi era nessun caso Brusciano. Solo noi cronisti del territorio ci occupavamo della questione. Voci isolate. Nessuna risonanza mediatica, nessun giornale regionale o nazionale a parlarne. Nessun riflettore. E i soloni della politica? Dov'erano? Brusciano non era interessante? Oggi improvvisamente il clamore. È ovvio sorga il dubbio, sia una strategia politica. Per carità, massima solidarietà per le minacce al sindaco. Ma la crisi politica è ben altra cosa e personalmente non condivido che si utilizzi il vessillo anticamorra per scopi politici.
Il sindaco dice di non aver definito camorristi i consiglieri ...ma i suoi sostenitori come l' Aiello hanno fatto pesanti allusioni ..
Ho letto titoloni di giornale, comunicati ed interventi ben chiari a riguardo e non solo dalla parte di Aiello. Ed ho letto nelle parole dello stesso Montanile accuse a riguardo. Certo lui personalmente non ha utilizzato mi pare, prettamente il termine camorristi nei riguardi dei consiglieri, ma ha lasciato intendere delle cose. Ora, se non intendeva dire ciò o se abbiamo sbagliato ad intendere noi, perché non ha chiarito? Perché non ha smentito le dichiarazioni di Migliore, di Aiello e di tutti gli altri? Mi pare che il "caso Brusciano" si sia costruito proprio su questo o mi sbaglio? La sfiducia collegata all'azione anticamorra del sindaco. Si chiarisca che invece sono due cose ben distinte e che già era stato sfiduciato quando per un solo voto la mozione non passò e il suo presidente del consiglio si lasciò andare ad una frase inequivocabile: "L' hanno presa in quel posto là".
È ormai da anni che la faida era in atto, tanto che oltre alle pagine di cronaca scritte ad iosa venne pure Brumotti nelle piazze dello spaccio...secondo lei perché solo ora è stata catalizzata l' attenzione sul fenomeno ?
Ripeto, il mio pensiero, che per carità non è legge ma è solo il mio pensiero e vorrei tanto sbagliarmi: le sorti del paese interessano solo quando combaciano con i propri interessi. La gente, le loro difficoltà, le paure, le stese, il clima di terrore vissuti, lo spopolamento delle attività produttive in città, conseguenti al dilagare del fenomeno criminale, non erano interessanti prima perché non vi era un interesse politico.
Intanto sul caso Brusciano sono state presentate due interrogazioni , una al Senato e un' altra al Ministro degli Interni dove si fa riferimento ad un video social dove l' ex sindaco avrebbe ricevuto minacce da una donna?
Ben venga un intervento in tal senso. Si indaghi e si intervenga sui contenuti di quel vergognoso video
Nel frattempo si chiede una commissione d' accesso sullo stesso esecutivo Montanile, secondo lei perché?
A quel punto sarà la Magistratura a fare luce...Brusciano ha diritto di sapere a chi aveva affidato l'esecutivo cittadino.
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