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Storia Carlo Borriello 05 aprile 2009 00:06 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Il Castello, che risale al XII secolo, ospita le Suore di Carità che lo rilevarono nel 1935 da Giulio Mastrilli, ultimo Duca di Marigliano.
Nonostante gli interventi e i rimaneggiamenti subiti nel corso dei secoli, esso conserva la sua mole, le terrazze porticate, i saloni, la cappella, le scuderie, la barriera daziale, il doppio fossato con i ponti, i bastioni interni, le feritoie, le torri angolari e il parco.
Sono scomparse, tuttavia, la torre sulla quale Alberico II Carafa issò il vessillo della Lega contro Carlo V; le “belle pitture” interne e le raffinate suppellettili di cui ci parlano i cronisti dell’epoca.(I).
Dall’insediamento di Roberto de Madania ai Mastrilli esso è stato -come abbiamo visto- testimone delle vicende del feudo di Marigliano.
I Mastrilli operarono modifiche, ampliamenti e restauri conferendo all’antica fortezza la funzionalità e l’eleganza di un Palazzo ducale del Settecento. Ornarono, inoltre, secondo il gusto dell’epoca, di statue e fontane il parco e arricchirono il giardino di preziose piante per rendere piacevoli la passeggiata e il riposo.
Sulle sponde del laghetto, prosciugato, la Duchessa Isabella II, delicata poetessa dell’Arcadia napoletana, si raccoglieva per comporre versi. Nel parco, in parte disboscato per dar luogo alle colture orofrutticole, i cavalieri inseguivano la lepre.
Oggi regna il silenzio. Le “ascose” custodi pregano e coltivano la carità.
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